Intervista ai nostri amici Giuseppe e Paolo

Abbiamo fatto una piccola intervista ai nostri atleti Giuseppe Inga Sigurtà e Paolo Sgarbi che a fine settembre hanno corso la maratona di Berlino. Grandi amici e grandi compagni di squadra.

Giuseppe conclude quindi la rosa delle sei World Marathon Majors, aggiudicandosi la tanto ambita medaglia riconosciuta a chi onora le sei maratone: Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York.

Paolo a fianco dell’amico per correre una maratona di grandi valori!

Intervista a giuseppe Inga Sigurtà

Ciao Giuseppe, quando hai pensato all’obiettivo di conquistare le major?
Dopo aver fatto per cinque volte di fila New York, ho pensato che potesse essere una buona idea cercare di conquistare tutte le Major.

Quale tra le sei maratone ti è piaciuta di più?
Sono rimasto molto affezionato alla maratona di New York, anche se probabilmente quella che mi è piaciuta di più è Boston.

Cosa pensi prima di una competizione di tale rilevanza sportiva?
Prima di ogni gara piango sempre; penso a quanto sono fortunato ad avere la salute fisica per poter fare una maratona.

Preferisci correre in gruppo o da solo?
Essendo sempre spesso impegnato con lavoro e dovendo correre in orari insoliti, mi viene difficile correre con qualcuno anche se appena posso lo faccio volentieri.

Quali emozioni di provano dopo aver conquistato la medaglia finale?
Vedere tante persone che ti applaudono e ti chiedono di fare una fotografia, chiedono di vedere la medaglia, sicuramente è molto bello, ma credo che la cosa più bella sia la soddisfazione personale di aver raggiunto l’obiettivo che oggi al mondo è stato raggiunto solo da 11.000 persone.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Mi piacerebbe fare la 100 km del passatore il prossimo anno…
Ci sono poi diverse idee, ma ancora nessuna certezza.

Intervista a Paolo Sgarbi

Ciao Paolo, da quanto tempo corri?
Corro da 7 anni.

Qual è stata la tua prima full distance?
La mia prima distanza seria è stata la mezza maratona di Verona.

Quali sono le emozioni che si provano quando si affianca un amico in corsa?
Quando si affianca un amico in corsa si corre più volentieri, perché la propria stanchezza la si condivide con un’altra persona e correre è più piacevole.

Cosa significa per te correre?
Correre è libertà, è testare i propri limiti é imparare a sentire il battito del proprio cuore, in un certo senso è la metafora della vita.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Il mio prossimo obiettivo sarà la maratona di New York.

Un grazie ai nostri amici cari che contribuiscono a tenere alto il significato di
SPORT, AMICIZIA, SENSO DI APPARTENENZA.